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Sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno (OSAS): cosa c’è da sapere

2 Giu 2021 | Otorinolaringoiatria

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Cosa c’è da sapere sulla sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno?

Cos’è:

La Sindrome dell’Apnea Ostruttiva del Sonno (OSAS) è un disturbo del sonno causato da un’ostruzione parziale o completa delle alte  vie aeree. Rappresenta un problema sanitario, sociale ed economico con una prevalenza che in alcune fasce d’età è superiore al 20% sia per il sesso maschile che per quello femminile.

Con il termine apnea si vuole indicare l’interruzione parziale o completa del flusso aereo respiratorio per almeno 10 secondi; può essere di tipo centrale, ostruttivo o misto:

  • L’apnea centrale è di tipo neurologico e cioè il sistema nervoso centrale non manda impulsi eccitatori ai muscoli deputati alla respirazione
  • L’apnea ostruttiva è la forma più frequente di apnea in cui vi è un’ostruzione delle alte vie aeree (in particolare tonsille, faringe, base lingua e laringe) che impedisce al flusso aereo di raggiungere le basse vie aeree nonostante un impegno dei muscoli inspiratori
  • L’apnea mista è una combinazione tra le forme ostruttive e le forme centrali

QUAL E’ LA CAUSA DI TALE OSTRUZIONE DURANTE IL SONNO:

In posizione supina, durante la notte, le strutture muscolari delle prime vie aeree tendono a rilassarsi e collassare causando un restringimento delle strutture che permettono il passaggio dell’aria durante la respirazione. Un restringimento superiore al 50% può essere la conseguenza di:

  • un rilassamento eccessivo dei muscoli del palato molle e del collo
  • una particolare conformazione ossea delle strutture del massiccio facciale come la retrognazia mandibolare o la distanza tra l’osso ioide e piano mandibolare
  • ipertrofia tonsillare e/o ipertrofia linguale
  • il sovrappeso o l’obesità

QUALI SONO I SINTOMI:

 

 

I sintomi maggiormente riferiti dal paziente o dal partner sono:

 

  • russamento notturno intermittente per la presenza delle apnee
  • secchezza delle fauci al risveglio
  • sensazione di sonno non ristoratore
  • eccessiva sonnolenza diurna
  • calo della concentrazione
  • depressione e irritabilità
  • cefalea al risveglio
  • nicturia
  • riduzione della libido

 

PERCHE’ E’ IMPORTANTE FARE DIAGNOSI:

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), se non diagnosticata, comporta ripercussioni anche gravi per la salute generale del paziente affetto:

  • maggior rischio di incidenti stradali (dovuti all’eccessiva sonnolenza diurna)
  • calo della concentrazione
  • aumento diretto della mortalità e della morbilità per disturbi cardiovascolari ( rappresenta infatti un fattore di rischio per ipertensione arteriosa, ictus, infarto del miocardio ecc…)
  • perdita di produttività e performance lavorativa.

 

COME FARE DIAGNOSI:

Il primo passo verso la diagnosi di OSAS è il monitoraggio durante il sonno di alcuni parametri come:

  • il flusso respiratorio
  • il russamento
  • la Sp02
  • il battito cardiaco
  • i movimenti dell’addome e del torace
  • la posizione assunta durante il sonno

tale monitoraggio è permesso mediante l’utilizzo della polisonnografia che rappresenta Il gold standard per la diagnosi di OSAS e che permette di individuare la gravità del disturbo e le terapie più idonee al caso. Tale esame per considerarsi valido, deve garantire una misurazione di tali parametri per almeno 6 ore durante la notte con almeno 3 ore di sonno.

Insieme all’esame strumentale, una valutazione clinica specialistica otorinolaringoiatrica può andare a valutare le regioni coinvolte nello sviluppo delle apnee. Si valutano le alte vie aeree sia tramite esame clinico diretto, sia con una videofibrolaringoscopia (naso, cavo orale,rinofaringe, base lingua, faringe, laringe), individuando i siti potenzialmente responsabili delle apnee, il grado di collassabilità degli stessi e il grado di ostruzione.

COME CURARLA:

La terapia varia a seconda della gravità del disturbo. Nelle forme più lievi è sufficiente consigliare il calo ponderale ed una buona riabilitazione respiratoria. Nelle forme più gravi il gold standard è rappresentato dall’utilizzo della CPAP (continuous positive airways pressure), un dispositivo notturno di ventilazione meccanica a pressione positiva continua che, tramite una mascherina aderente al volto, invia aria nelle vie aeree.

In alcuni pazienti si potrebbe prendere in considerazione l’intervento chirurgico di pertinenza otorinolaringoiatrica (chirurgia nasale e/o orale) o maxillo facciale, per la correzione dei difetti anatomici, in altri, l’utilizzo di dispositivi odontoiatrici per aumentare il diametro delle prime vie aeree.

Per ulteriori informazioni sui TRATTAMENTI

6 Commenti

  1. Salve dott. Fania, vorrei una delucidazione sul mio caso, ho un naso sporgente, con una leggera deviazione a dx, che mi porta anche in primavera una allergia. Il mio sogno? Posso avere un naso più piccolo, ho solo basta una limata alla piramide nasale.. Grazie

  2. Buonasera dottore, ho una deviazione del setto e i turbinati che da un lato ostruiscono per 80% la narice e dall’altra parte al 50% . Vorrei sapere se si può fare una correzione interna (funzionale)ed esterna (estetica) in un solo intervento.

  3. Salve Gaetano, è possibile ridurre le dimensioni del naso, e correggere la deviazione del setto nasale attraverso un Rinosettoplastica
    Grazie

  4. Buongiorno Gaetano, l’intervento c
    di Rinosettoplastica permette di correggere sia la parte e stetica che funzionale del suo naso in un unico intervento. Grazie

  5. Sono forte russatore vorrei sapere come posso corregerlo

  6. Buongiorno Nicola
    nel russamento concorrono vari fattori. In primis occorre conoscere il peso del paziente, a seguire occorre valutare attraverso un indagine endoscopica, la situazione della alte vie aere e dal suo esito stabilire eventuali trattamenti farmacologici o chirurgici. O ancora in base al parere del suo medico valutare la possibilità di effettuare un esame polisonnografico.

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